venerdì 22 ottobre 2010

Scie

in mostra al "Don Giovanni Hotel" (Sambuca di Sicilia) 31.10-13.11.2010
“In un mondo globalizzato e sempre più virtuale di regola gli spostamenti logistici offrono soluzioni che tendono a comprimere al massimo i tempi morti.
Per un viaggio però può anche accadere di scegliere soluzioni alternative e ciò pur sapendo che questo implica un eccessivo dispendio di tempo: ma non sempre il tempo apparentemente sciupato è perso.
Temporanee immobilità fisiche possono permettere magari isolamenti obbligati che consentono a taluni di resettare il proprio mondo, di ripensare in modo attivo a cose che il quotidiano ci consegna solo, di rielaborare cose e "cosi" destinatari ieri di sguardi distratti, di superficiali pensieri.
Quindi, può anche accadere che l'eccessiva disponibilità di tempo ed il contesto di temporaneo isolamento in una nave ti induca ad osservare dai ponti in maniera rilassata e vedere orizzonti.
A chi ama la fotografia consente anche di cercare linee, composizioni estetiche e dettagli che la dinamicità giornaliera non fa vedere.
S.C.”

Più buonsenso per gli evasori (aggiornamento)


L'accondiscendenza di questo governo verso gli evasori fiscali è nota. Nel recente passato sia Berlusconi sia esponenti della Lega avevano attribuito una sorta di "legittimità morale" all'evasione nei casi in cui la tassazione superi un certo livello.
L'ultimo segnale in questo senso è stata la sortita del Ministro Altero Matteoli al Salone Nautico Internazionale di Genova (continua)

L'Angolino

Composizioni

Salutami a tua sorella


Ormai non si può più mentire. L'unica salvezza è am­mettere l'atroce verità e confessare: «Nonna cara, so che la mia cartolina non ti è ancora arrivata e ho fondatissimi dubbi che non ti arriverà mai. E sai perché? Perché non te l'ho mai spedita. Fattene una ragione. Sempre tua... ec­cetera eccetera». Che questa purga delle cartoline cessi (mai due parole hanno fatto più pendant). La questione è che ogni anno chi va in ferie si scolla di dosso amici e parenti pronunciando una frase rischiosa: «Stammi bene, ti mando una cartolina». Poi parte e la promessa gli evapora dalla mente (continua)

Luciana Littizzetto (da "La principessa sul pisello")

Traghetto di sola andata

"Toto Lodo"


Corriere della Sera
: “Sì al Lodo Alfano retroattivo”. Repubblica, più fantasiosa: “Sì al Lodo Alfano retroattivo”. La Stampa: “Stop retroattivo ai processi”. Il Messaggero: “Sì al lodo retroattivo, ma è lite”. Il Giornale: “Lo scudo è retroattivo”. Libero: “Primo sì finiano al Lodo Alfano retroattivo”. L’Unità: “Stop retroattivo ai processi”.
Il bello dei titoli e dei sommari della stampa nazionale è che chi li fa non ha la più pallida idea di ciò che scrive né un pizzico di memoria storica (continua)

Marco Travaglio (Il Fatto Quotidiano, 21 ottobre 2010)

Scialuppa di sanvataggio

Il Cavaliere e gli imbecilli


Nella intervista al Frankfurter Allgemeine Zeitung Silvio Berlusconi svela un retroscena che ai più, in queste settimane, era sfuggito: “Il Lodo Alfano? Io non l’ho mai chiesto”. Davanti a questa frase una parte consistente degli italiani – e credo perfino dei lettori tedeschi – avrà l’impulso immediato di sbellicarsi dalle risa. E invece c’è poco da ridere. Perché la frase del Cavaliere, dietro la sua palese assurdità, dimostra tre cose.

Primo: Silvio Berlusconi, capo del governo italiano, considera i suoi concittadini degli imbecilli.

Secondo: tanti dei suddetti concittadini continuano a farsi trattare da imbecilli senza fiatare.

Terzo: tutti quelli che invece trasecolano per l’assurdità proferita dal premier penseranno una volta di più che i milioni che lo votano sono imbecilli.

Marco Bracconi (La Repubblica - 22 ottobre 2010)


Geometrie d'ombre

Nuovo Lodo Alfano: "Tutti i dubbi del Quirinale"


Il nuovo Lodo Alfano pone "una grande questione costituzionale". Una questione che va addirittura al di là dei problemi posti dal principio di uguaglianza di tutti i cittadini di fronte alla legge, previsto dall'articolo 3 della Carta del 1948, e gravemente "vulnerato" dalla retroattività dello scudo giudiziario introdotto dall'emendamento Vizzini a beneficio del presidente del Consiglio.
Una questione che investe l'intero "impianto costituzionale". La pseudo-riforma voluta da Silvio Berlusconi per sfuggire ai suoi processi rischia di stravolgere la "forma di governo parlamentare", sancita dagli articoli 55-69. Di alterare le "prerogative del presidente della Repubblica", fissate dagli articoli 87-91. Di squilibrare i "poteri del governo", disciplinate dagli articoli 92-96. Chi in questi giorni difficili ha avuto occasione di parlare con Giorgio Napolitano, ha potuto toccare con mano la sua grande preoccupazione per questo strisciante sovvertimento del nostro "ordine costituzionale" (continua)

Massimo Giannini (La Repubblica - 22 ottobre 2010)


Crociere da sogni

Mik Kirk, P.I.


Finalmente ero riuscito a prendermi un paio di giorni di ferie: ne avevo bisogno perché il mio ufficio era ridotto veramente male dall'ultima sparatoria con i sicari di Lenny Sparacello, il tizio che gestiva le corse di risciò fantasma sulla Settima Strada, giusto a ridosso della rosticceria Fletcher's, a pochi metri dalla gelateria Debbie's, che ha il parcheggio più grande di quello del pub Goldie's ma il personale è meno educato di quello assunto dalla latteria Roy's, che tiene così tanto alle divise dei suoi camerieri da avergliene comprato un intero container da Putzu Chan, il cinese che controlla mezzo porto e che sa sempre dove farti trovare la merce più a buon mercato sulla piazza (continua)




mercoledì 20 ottobre 2010

La potenza di uno scatto

Maricica non era un gatto


Si autoassolve il colpevole di un omicidio perchè "la rumena lo aveva provocato". Lo assolve la madre, perchè, in fondo, il figlio è stato solo sfortunato. Lo assolvono gli amici, lo assolve il sottosegretario Giro... Lo assolve la tv che invita la madre dell'assassino a parlare a Domenica In e, correggetemi se sbaglio, non invita il marito della vittima.
Lo assolve la popolazione ignorante dei telespettatori dei tg della sera che, interrogata dalle loro telecamere, risponde "UN ROMENO HA UCCISO UNA DONNA... I ROMENI PUZZANO, FANNO SCHIFO...".
Mi ripugna lo schifosissimo moralismo perbenista di coloro che sull'"onda emozionale" creata ad hoc dai talk show del pomeriggio, chiedono a squarciagola la pena di morte per lo zio/la cugina/lo zio+la cugina di Sarah Scazzi, e che poi, quando in metro si imbattono in un corpo inerte steso per terra, vi si avvicinano, lo guardano e distolgono in fretta lo sguardo scappando via "schifati". Proprio come fanno i bambini quando, per strada, si imbattono in un gatto investito.
Ma quelli sono bambini.
E Maricica non era un gatto.

Eliana (www.robertoalajmo.it)

Cane sciolto

Luttazzi, il disastro Italia fa (anche) ridere


E’ da ieri in libreria per Feltrinelli “Almanacco Luttazzi della nuova satira italiana” (446 pagg, 18 euro), un compendio del meglio della comicità italiana assemblato da Daniele Luttazzi allo scopo di ridere, con intelligenza,
della disastrata realtà italiana. Dal suo blog è nato un vero e proprio esperimento di satira dove i veri protagonisti sono i lettori con i loro sguardi. Eccone una sintesi.

Noemi ai giornalisti: “Silvio è come un padre per me. Per questo io lo chiamo ‘Papi’ e lui mi chiama ‘Soon-Yi’”. (Giorgio Marti)
Cinema
Il giudice Rosario Priore sull’Airbus 330: “Molte le analogie con Ustica. Mi auguro solo che le indagini non conducano a un altro film diretto da Marco Risi”. (Silvio Di Giorgio)
Soprannomi
Corea del Nord, scelto anche il nomignolo per il figlio del dittatore Kim Jong-il: sarà “PierKim”. (Leo Serrabrotto)
Indovinelli
Mai stato con prostitute, mai con minorenni, mai corrotto giudici, mai conti off-shore, mai evaso le tasse. Chi sono? (Luca Fracassi)
Masturbazione
Ancora ignote le cause di una pioggia di girini in Giappone. Godzilla: “Neanche una sega in pace ci si può fare?” (continua)

Daniele Luttazzi (Il Fatto Quotidiano del 13 ottobre 2010)

Strada bianca

L'amore è un vero anti-dolorifico purché la "cotta" sia al culmine


L'amore batte tutto. Quel che sostenevano i poeti ora lo afferma anche una ricerca scientifica secondo la quale il sentimento amoroso è un potente analgesico che agisce sulle stesse aree neurali su cui esplicano il loro effetto i farmaci antidolorifici; le aree 'primitive' e profonde del cervello, quelle dell'appagamento e del piacere. La tesi è il punto di approdo dello studio condotto dal professor Sean Mackey (continua)

(La Repubblica - 13 ottobre 2010)

Cumuli di sale

Dalla Fiom ad Adro, il rock e il lento secondo Celentano


Caro direttore, quando il bel tempo ti regala giornate di sole come quella di ieri, in cui a farti compagnia è il rumore di una leggera brezza che muove le foglie degli alberi e rende terso l'azzurro del cielo sgombro da qualunque impurità, improvvisamente ti accorgi che è più facile riflettere sulle cose della vita. E allora, come per contrasto, succede che il pensiero inevitabilmente cade sullo «sfacelo politico» di questi giorni. Quasi come se il vento che spazza, ti spingesse a separare (secondo il tuo punto di vista) le cose buone da quelle inquinate. Una di queste che mi ha colpito favorevolmente e che avverto come un sotterraneo segnale di cambiamento, è la capacità della Fiom di portare in piazza centinaia di migliaia di persone senza un incidente, dove la protesta, pur se arrabbiata, non prevarica il rispetto umano fra le persone (continua)

Adriano Celentano

(Corriere della Sera - 19 ottobre 2010)

Controluce

Cattolici e Cognomi


Ottanta italiani su cento credono in Dio. Saremmo, dunque, il popolo più devoto d'Europa: ma solo un terzo è convinto che, dopo la morte, ci sia una possibilità di dannazione. La colpa più grave è la violenza: seguono bestemmia, calunnia e droga. Lievissimi peccati per questi religiosi sono l'evasione fiscale e l'assenteismo dal lavoro. Al servizio dei fedeli funzionano quasi 26.000 parrocchie, governate da 226 diocesi. C'è un sacerdote per ogni 972 abitanti e nei conventi pregano 150.000 suore (continua)


Enzo Biagi
(I Come Italiani - 1993)



Passaggio precario

Er ministro novo


Guardelo quant'è bello! Dar saluto

pare che sia una vittima e che dica:

- Io veramente nun ciambivo mica;

è stato proprio el Re che l'ha voluto! -

Che faccia tosta, Dio lo benedica!

Mó dà la corpa ar Re, ma s'è saputo

quanto ha intrigato, quanto ha combattuto...

Je n'è costata poca de fatica!

Mó va gonfio, impettito, a panza avanti:

nun pare più, dar modo che cammina,

ch'ha dovuto inchinasse a tanti e tanti...

Inchini e inchini: ha fatto sempre un'arte!

Che novità sarà pe' quela schina1

de sentisse piegà dall'antra parte!

1) Schiena.

Trilussa


Canali

Forniva notizie riservate sui vip Arrestato finanziere a Pavia


Un militare della Guardia di finanzia in servizio a Pavia è stato posto agli arresti domiciliari per ordine della magistratura di Milano, per una serie di accessi abusivi a archivi informatici delle Fiamme Gialle. Le informazioni date a Giacomo Amadori, giornalista di Panorama, che ha ricevuto un avviso di garanzia per concorso nello stesso reato, si riferivano ad una serie di noti personaggi, tra cui: componenti della famiglia Agnelli, Antonio Di Pietro, Luigi De Magistris, il giudice Mesiano, Beppe Grillo, Marco Travaglio e la escort Patrizia D'Addario (continua)

(Corriere della Sera - 18 ottobre 2010)

Gufi o civette?

Berlusconi offshore


Bugie vere
- Però basta aspettare, dopo qualche mese, giorno, anno, di solito le bugie trovano una smentita, il problema è che poi nessuno lo viene a sapere perché non si sa mai come vanno a finire le storie e allora facciamo qualche caso, anche perché ormai le bugie non sono soltanto il racconto di un fatto inventato e presentato invece come vero, oppure il racconto di un fatto vero, ma manipolato dalla propaganda, le bugie sono anche quando si usa una parola sbagliata per definire qualcosa, quando cioè non si chiamano più le cose con il loro nome, ma con un altro nome per depistare l’attenzione della gente (continua)

Marco Travaglio (Passaparola del 18 ottobre 2010)

Lungo pontile verso isole lontane

La “cosa giusta”


Andate avanti. Non fermatevi ora”: è questo l’incitamento incessante e continuo, quasi imbarazzante, che riceviamo in queste settimane, in qualsiasi contesto o luogo ci troviamo, in qualsiasi angolo d’Italia.
Si tratta di un spinta prepotente e popolare, per certi versi inaspettata nelle dimensioni che ha assunto, e molto impegnativa nelle responsabilità che ne derivano (continua)

Fabio Granata (Il Fatto Quotidiano - 19 ottobre 2010)

Voli insicuri fra nuvole nere

La censura ai tempi di Ghedini


Domenica mattina Niccolò Ghedini, parlamentare della Repubblica e avvocato di Silvio Berlusconi, ha dichiarato: “Sarebbe davvero grave se la Rai mandasse in onda un programma con notizie così insussistenti e diffamatorie senza alcun contraddittorio”. Si riferiva alla trasmissione Report di Milena Gabanelli, di cui i giornali avevano fornito qualche anticipazione, che trattava dell’acquisto da parte di Berlusconi, per 20 milioni di euro, di due megaville e di un vastissimo appezzamento di terreno nell’isola di Antigua. C’è il ragionevole sospetto e parecchi indizi, almeno secondo la ricostruzione di Report, che tale acquisto sia avvenuto attraverso delle società “offshore” (del resto Antigua è una specie di capitale dell’”offshore” nella lista nera dei cosiddetti “paradisi fiscali”) proprio mentre sono mesi che i giornali berlusconiani, il Giornale, formalmente di proprietà del fratello del Cavaliere, Paolo, ma, come tutti sanno, sotto il controllo di Berlusconi, e Libero, fanno una durissima campagna stampa contro il presidente della Camera, trasformatosi da “co-fondatore” del Pdl in “arcinemico”, per un appartamentino di 65 metri quadri finito nelle mani del quasi cognato di Fini (ieri il Giornale titolava “La perizia dei Pm che inchioda Fini” (continua)

Massimo Fini (Il Fatto Quotidiano - 19 ottobre 2010)

L'argine

Balle spaziali


Qualche anno fa Giovanni Sartori scrisse che “in Italia anche la tv ‘di tutti’ è imbavagliata; il che consente a Berlusconi e alla sua squadra di mentire senza spazio di controprova. Si capisce, a mentire ci provano tutti. Ma dove la tv è autenticamente libera le bugie hanno le gambe corte, mentre da noi hanno gambe lunghissime. La verità, sulla nostra tv, non è accertabile”. Il guaio è che chi dovrebbe sbugiardare le menzogne della Tv Unica del Padrone Unico, cioè i giornali, collabora a diffonderle a piene mani.
Mauro Masi, sospende Santoro per 10 giorni e chiude Annozero per due puntate per “frasi insinuanti ed espressioni allusive e irriguardose chiaramente volte a denigrare il Direttore Generale della Rai, così concretizzando, di fatto, un attacco personale… come unanimemente recepito dai mass media”. Infatti ancora ieri quasi tutti i giornali scrivevano che Santoro aveva detto “vaffan…bicchiere”, cioè vaffanculo, a Masi (continua)

Marco Travaglio (Il Fatto Quotidiano - 15 ottobre 2010)

Mulino a vento

…Siamo messi proprio male!!!


Attualmente le divinità più importanti che si adorano nel Mondo sono circa 10.000. Per i cristiani 9.999 sono false mentre una è vera: il loro Dio. Per i musulmani 9.999 sono false mentre una è vera: Allah. Per gli ebrei 9.999 sono false mentre una è vera: Jahvè. …Nel solo induismo si contano 360.000 divinità, anche se solo tre sono le principali: Brahma, Shiva, Vishnu. …Siamo messi proprio male!!!


Piero Calzona (Facebook)

Il cielo dentro

Italiani campioni di Facebook siamo i più connessi al mondo


Siamo la nazione al mondo che trascorre più tempo su Facebook, sei ore e 27 minuti al mese in connessione con amici vecchi e nuovi, contro le sei ore degli Stati Uniti e le 4 ore e dodici minuti ogni 4 settimane degli "utenti" francesi. Più che una moda Facebook sembra una febbre, una seconda pelle, una dipendenza, un bisogno.
Gli italiani, e non soltanto i più giovani, non riescono più a vivere senza il loro social network di riferimento, in una "interrealtà" dove le emozioni non sono più soltanto virtuali ma neanche del tutto vere, e dove la community accompagna ogni passaggio della giornata, ogni fase della vita, amore, lavoro, nascite, morti, matrimoni, divorzi (continua)

Maria Novella De Luca (La Repubblica - 19 ottobre 2010)

Mothia sullo sfondo

Slot in nero, sconto di governo


Ottantotto
miliardi di euro o appena 30 milioni? Il grande scandalo slot machine è arrivato al capitolo finale: tra sessanta giorni sapremo quanto le società concessionarie dovranno versare allo Stato. L’accusa ieri ha ribadito la sua richiesta: quasi novanta miliardi, la somma più alta mai pretesa dalla procura contabile nella storia d’Italia. Ma la Commissione incaricata dal ministero dell’Economia ha indicato una somma cento volte più bassa. Insomma, i tecnici designati dal governo hanno previsto un mega-sconto per le concessionarie. E non basta: il Consiglio di Stato ha suggerito criteri di calcolo per poche decine di milioni, un tremillesimo della somma chiesta dall’accusa (continua)

Marco Lillo e Ferruccio Sansa (da il Fatto quotidiano del 12 ottobre 2010)

Acque morte

Compagni del Pd, ribelliamoci


A volte mi capita. Da tre giorni ho addosso un nervoso… che faccio fatica anche a dormire.
È vero che nella scorsa settimana sono stato un po’ preso da mille cose, ma quando sabato pomeriggio mi sono messo a guardare su RaiNews24 la diretta della manifestazione di Roma indetta dalla Fiom Cgil, mi sarei aspettato di tutto tranne che ascoltare che il Partito democratico, il mio partito, non ha aderito alla giornata di protesta.
E la cosa più sconfortante è che l’ho dovuto apprendere dalla voce di Enrico Letta mentre partecipava a Cernobbio al solito convegno di industriali (insieme al genio Tremonti), con parole che quasi per nulla si distinguevano da quelle del Ministro Sacconi e del suo amico Casini, ascoltate poco prima.
Mi è venuto un nervoso che avrei sputato sul televisore, se mia moglie non fosse stata lì a guardarmi (continua)

Franco Bassi (Il Fatto Quotidiano - 19 ottobre 2010)

Volo solitario

Il Pd scompare, Vendola e Di Pietro ne approfittano


Ieri il Pd è finito nel gorgo. Se la guardi in un altro modo Piazza San Giovanni è come un vortice, come un mulino. Alle sei di sera la piazza è così piena che la gente inizia a defluire dal lato alto, creando una fiumana in direzione dell’ospedale San Giovanni. Ma proprio mentre questo accade, succede che uscendo, i primi manifestanti espulsi dal circuito, gettino l’occhio verso via Merulana, lunghissima, che è ancora piena di bandiere rosse, e striscioni, e cori. Ma in quel momento, dopo quasi quattro ore dall’inizio della manifestazione, c’è ancora una coda di corteo che si trova a piazza Esedra. E allora si verifica il paradosso: quelli che escono che applaudono al serpentone di quelli che continuano a entrare. Proprio in quel momento Nichi Vendola, che sta uscendo, si affaccia a via Merulana, getta l’occhio sulla prospettiva in fuga ed esclama: “E’ un successo pazzesco” (continua)

Luca Telese (Il Fatto Quotidiano - 17 ottobre 2010)

Pesca di giorno

Afghanistan, storia di un’invasione


Ogni volta che muore un soldato italiano in Afghanistan ci chiediamo “
Che cosa ci stiamo a fare lì?”. Ma c’è un’altra domanda da farsi: cosa abbiamo fatto in Afghanistan e all’Afghanistan?
Altro che peace keeping - Dismesse le pelose giustificazioni che siamo in Afghanistan per regalare le caramelle ai bambini, per “ricostruire quel disgraziato Paese“, per imporre alle donne di liberarsi del burqa, perché, con tutta evidenza, quella in Afghanistan, dopo dieci anni di occupazione violenta, non può essere gabellata per un’operazione di “peace keeping“, ma è una guerra agli afghani, l’unica motivazione rimasta agli Stati Uniti e ai loro alleati occidentali, per legittimare il massacro agli occhi delle proprie opinioni pubbliche e anche a quelli dei propri soldati, demotivati perché a loro volta non capiscono “che cosa ci stiamo a fare qui”, è che noi in Afghanistan ci battiamo “per la nostra sicurezza” per contrastare il “terrorismo internazionale”. È una menzogna colossale (continua)

Massimo Fini (Il Fatto Quotidiano, 12 ottobre 2010)

Tegole in salina

Anche la luce fa ingrassare se non la si spegne di notte


ATTENZIONE nottambuli, soprattutto chi deve tener d’occhio la linea: troppa luce, di notte, fa ingrassare. Mangiare bene e fare sport regolarmente non basta, perché trovarsi esposti alla luce nelle ore in cui si dovrebbe riposare può avere un impatto diretto sull’aumento di peso. L’ennesimo “colpo basso” arriva da una ricerca pubblicata sui Proceedings of the National Academy of Sciences. I ricercatori, guidati da Laura Fonken del dipartimento di Neuroscienze alla Ohio State University di Columbus, hanno osservato, studiando i topi, che gli animali che durante la notte vengono esposti ad una luce fioca, aumentano di peso del 50 per cento in più rispetto a quelli tenuti in un normale ciclo luce-buio. Ingrassano, nonostante abbiano lo stesso livello di attività fisica e consumino la stessa quantità di cibo. Colpa, secondo gli scienziati, proprio della luce. Che induce gli animali a mangiare in momenti sbagliati, influendo su una corretta metabolizzazione del cibo (continua)

Alessia Manfredi (La Repubblica - 11 ottobre 2010)

Salita al cielo

Chi è senza peccato scagli la prima Marcegaglia


Notizie, ricatti e minacce
- E’ l’ennesima dimostrazione che questa opera non si farà, salvo militarizzare e cingere d’assedio con i carri armati per una ventina di anni la Valle di Susa. L’altra notizia non data, che Francesco Di Stefano mi prega di darvi è che oggi iniziano le trasmissioni di Europa 7.
Iniziano in Lombardia, in Lazio e in Abruzzo e in seguito il segnale arriverà su tutto il resto del territorio nazionale, per i dettagli delle trasmissioni che da quello che ho capito sono in pay e quindi richiedono un decoder per ricevere questi programmi che sono in una tecnologia a altissima definizione e credo in Italia usi soltanto Europa 7 e per il relativo decoder potete andare naturalmente sul sito di Europa 7, dove trovate tutte le informazioni e questa è sicuramente una buona notizia visto che la battaglia di Europa 7 contro il monopolio illegale, incostituzionale della televisione dura dal 1999, quando ricorderete il Governo D’Alema bandì la gara per le concessioni nazionali, Europa 7 la vinse, Rete 4 la perse eppure da allora mai è stata messa a disposizione di Europa 7, il pacchetto di frequenze necessarie per trasmettere (continua)

Marco Travaglio (Passaparola del 12 ottobre 2010)

Verso il tunnel

Santoro, la Rai decide dieci giorni di sospensione


Non scotta più la poltrona di Mauro Masi: brucia, ormai. E in preda a una crisi di nervi, in cerca di una via d’uscita, il direttore generale della Rai è pronto a forzare leggi e regolamenti: ora pensa addirittura di licenziare Michele Santoro. Intanto, la lettera è stata consegnata stamattina, il conduttore di Annozero è stato sospeso per dieci giorni lavorativi, a partire dal 18 ottobre. Retribuzione a parte, significa due settimane di stop per il programma (continua)

Carlo Tecce (Il Fatto Quotidiano del 12 ottobre 2010)

Tris di Pull

L'ossessione del nemico


Santoro Michele dice le parolacce: nota e sospensione. Il direttore generale della Rai come un supplente in una scuola media di periferia. Periferia cui ci avviciniamo pericolosamente. Le cose che accadono in Italia, infatti, non succedono nell'Europa che conta.
Che la punizione inflitta ad Annozero sia sbagliata, è ovvio. Che il suo narcisistico conduttore conosca i vantaggi del martirio, è evidente. Che tutto ciò c'impedisca di vedere come la rissa abbia sostituito la discussione, è preoccupante (continua)

Beppe Severgnini (Corriere della Sera - 15 ottobre 2010)

Fortezze

Ricercatori di Harvard hanno fotografato cosa accade nel cervello quando pensiamo a un amico.


Il legame inscindibile dell'amicizia fotografato nel cervello. Il meccanismo funziona più o meno così: di fronte a un amico, anche quello più diverso da noi, una parte della mente si "illumina" ed è più pronta a immedesimarsi per comprendere i sentimenti e le azioni dell'altro. Ad attivare la materia grigia, insomma, non sarebbe tanto la somiglianza in fatto di gusti e interessi, quanto piuttosto l'aver condiviso esperienze in passato, belle o brutte che siano. Queste le conclusioni di uno studio dell'Università di Harvard sui processi neuronali che regolano i rapporti sociali e il nostro modo di rapportarci al prossimo. Stando ai risultati, pubblicati sul Journal of Neuroscience, sarebbe proprio la presenza di una relazione già costruita a scatenare i neuroni più di quanto non avvenga al cospetto di uno sconosciuto, anche se costui ci somiglia tantissimo. Le ragioni di questa "scala di valori neuronali", suggeriscono gli autori, potrebbero essere frutto dell'evoluzione di uno dei tratti più distintivi dell'uomo, come sosteneva già il buon vecchio Aristotele: la sua socialità (continua)

Giulia Belardelli (La Repubblica - 13 ottobre 2010)

L'esca

Quattro vecchietti sfigati


I vecchietti della P3
- A meno che, come spesso avviene, lui non sappia delle cose che noi non sappiamo, al momento si sa che ci sono i processi Mills, Mediaset e Mediatrade che sono bloccati a Milano da legittimo impedimento e che potrebbero sbloccarsi ma non a causa dei PM che tengono sotto scopa la politica, ma a causa dell’incostituzionalità che la Corte Costituzionale il 14 dicembre potrebbe rilevare sul legittimo impedimento e quindi cancellandolo riaprire quei processi che sono già dibattito, quindi il PM non c’entra nulla.
Potrebbe sapere qualcosa in più di quello che sappiamo noi? Sappiamo che c’è un’indagine a Firenze che nasce dalle dichiarazione di Gaspare Spatuzza e altri collaboratori di giustizia che vedi Berlusconi e Dell’Utri di nuovo indagati per strage, l’abbiamo detto questa estate, la Procura di Firenze ha chiesto e ha ottenuto la proroga delle indagini e quindi per un altro anno si va avanti a accertare tutto questo (continua)
Marco Travaglio (
Passaparola del 4 ottobre 2010)


Zigzagando

L'imprudenza ai tempi di Facebook


Il film su Facebook The Social Network con Justin Timberlake e' stato il film piu' visto negli Usa nel week end appena trascorso. Costato 50 milioni di dollari ne ha incassati 46 nelle prime due settimane di uscita. E' solo l'ultima notizia che riguarda il social network più popolare del mondo. La settimana scorsa è stata - se così si può dire -the Facebook-newsweek. Le notizie su Facebook l'hanno fatta fatta da padrone. Abbiamo cominciato mercoledì 6 ottobre con il peggior black-out planetario che si ricordi .Sullo schermo compariva la scritta : «The server is temporarily unable to service your request. Please try again later». Qualcuno si era preoccupato di aver preso un virus, o di connessione improvvisamente lenta o fallace. Niente di tutto questo, si trattava semplicemente del secondo black out di Facebook in due giorni e il peggiore degli ultimi quattro anni durato ben due ore e mezza (continua)

Maria Antonietta Calabrò (Corriere della sera - 12 ottobre 2010)


Fotografi sullo sfondo

Uno spregiudicato illusionista


Sig. presidente del Consiglio,

Lei è uno spregiudicato illusionista, anzi un pregiudicato illusionista che, anche oggi, ha raccontato un sacco di frottole agli italiani, descrivendo un’Italia che non c’è e proponendo azioni del Governo del tutto inesistenti e lontane dalla realtà.

Fuori da qui c’è un Paese reale che sta morendo di fame, di legalità e di democrazia e Lei è venuto qui in Parlamento a suonarci l’arpa della felicità come fece il suo predecessore Nerone mentre Roma bruciava.
Quella stessa Roma che anche oggi i barbari padani vogliono mandare al rogo, insieme alla bandiera e all’Unità d’Italia.
Sono sedici anni che racconta le stesse frottole, ma le uniche cose che ha saputo fare finora sono una miriade di leggi e provvedimenti per risolvere i suoi guai giudiziari o per sistemare i suoi affari personali (continua)

Antonio Di Pietro (29 settembre 2010)

WWF: Centro visite "Mulino Maria Stella"

La casetta in Canada


Le minacce di Feltri
- Allora sono andato a riprendere un po’ di ritagli, il vizio di tenere un po’ tutto e di non buttare via niente, allora forse servirà vedere com’è cominciata questa storia, 28 luglio 2010, sono passati pochi mesi, questo è il primo pezzo che Il giornale dedica alla casa di Montecarlo, Fini, la compagna e il cognato e una strana casa a Montecarlo, questione morale, “un appartamento lasciato da eredità da Alleanza Nazionale, finisce a una misteriosa finanziaria estera, ora ci abitano familiari del Presidente della Camera e nessuno ne sa niente”.
E’ un articolo non accompagnato da commenti, forse il migliore commento è quello che c’è a pag. 3, un altro articolo che dice “rottura a un passo, pronto il partito di Fini, la scissione del Pdl è vicina, manca solo la scintilla per la rottura tra Berlusconi e il Presidente della Camera”. Che giorno era il 28 luglio? Era la vigilia della riunione del vertice del Pdl, nella quale si è deciso di deferire ai propri viri i 3 principali collaboratori di Fini, Fabio Granata, Bocchino e Briguglio e di definire Fini assolutamente incompatibile con il partito che aveva fondato insieme a Berlusconi due anni prima, di fatto l’espulsione dei finiani che nei giorni successivi vanno alla conta e diventeranno i famosi 44 gatti tra Camera e Senato contro i 4 gatti che Berlusconi aveva preventivato che se ne sarebbero andati (continua)
Marco Travaglio
(Passaparola del 27 settembre 2010)