sabato 14 agosto 2010

Berlusconi, dove c’è la P3 c’è casa


In Sardegna, ha raccontato Emilio Pellicani, il segretario del faccendiere Flavio Carboni, l’affare a prezzi di saldo glielo aveva fatto fare un cronista parlamentare, poi condannato per traffico di droga, Antongiulio Lo Prete. Eravamo negli anni Ottanta. E, come vedremo, dopo un’oscura a compraventida Villa La Certosa era passata dalle mani di Carboni, oggi in carcere per la nuova P2, a quelle di Silvio Berlusconi, oggi a Palazzo Chigi come presidente del Consiglio.
Una storia straordinaria? Mica tanto perchè dietro a molti acquisti di immobili e terreni siglati anche in anni recenti dal Cavaliere spuntano pregiudicati, società off shore, avvocati senza scrupoli, o aste dai contorni mai chiariti. Sì perchè il leader del partito che oggi, in nome della trasparenza, domanda le dimissioni di Gianfranco Fini da presidente della Camera per l’affaire monegasco dell’appartamento di AN, venduto per soli 300mila euro una società caraibica e poi affittato a suo cognato, in fatto di opacità nelle transazioni immobiliari non è secondo a nessuno. E per rendersene conto basta un necessariamente breve promemoria (continua)

Peter Gomez (Da Il Fatto Quotidiano dell’11 agosto 2010)

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