domenica 23 maggio 2010

Mio zio, un eroe del secolo

Si nasce segnati dal destino? O creiamo il nostro destino mano a mano che procediamo? Questa domanda, che ogni scrittore si pone quando crea un personaggio, mi viene sempre in mente quando penso a Salvador Allende e ad altri che, come lui, si assumono il compito di movimentare la storia. In un romanzo i protagonisti hanno vita propria, crescono, agiscono e hanno delle emozioni mentre si appropriano del testo. Sono loro a determinare gli accadimenti. Nella vita reale, il grande romanzo dell'umanità è scritto da quegli uomini e quelle donne straordinari il cui ruolo - o destino - è produrre dei cambiamenti. Che siano giudicati eroi o codardi, senza di loro non si scrive la storia. Salvador Allende è stato uno di quei protagonisti: eroe per alcuni, codardo per altri, ma senza dubbio un uomo eccezionale. Non si può scrivere la storia del Cile, dell'America Latina o del ventesimo secolo senza dargli il posto che gli spetta. Come quasi tutti i grandi personaggi, era pieno di contraddizioni che non lasciavano gli altri indifferenti. Per alcuni rappresentò la speranza di una società più giusta, per altri il pericolo del marxismo (continua)

( Isabel Allende - Traduzione di Guiomar Parada)


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