sabato 26 settembre 2009

Per sopravvivere bisogna essere un minuto in anticipo rispetto alle cose che accadono.


"Improvvisamente si era sentita sola su quei rami, in mezzo alle foglie leggere che mandavano un odore amaro e selvatico. Aveva smesso di mangiare ed era scoppiata a piangere. Per calmare i singhiozzi si era sfidata ad issarsi più in alto, sempre più in alto, reggendosi in bilico su rami sottili e oscillanti. Non era stata la scalata alla cima del ciliegio che l'aveva consolata, però, bensì la vista di un merlo che si era posato su un ramo poco distante da lei e aveva preso a contemplarla con curiosità (continua)

Dacia Maraini (Il treno dell'ultima notte - 2008 - Rizzoli)

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