lunedì 3 agosto 2009

Fine di un'amicizia


«Il motivo può essere uno soltanto», dissi al professor Pastorino. «Scano non aveva nessuna intenzione di partecipare alla nuova iniziativa di Bonelli. E non per sfiducia verso l'impresa in sé. Sono sicuro che ne comprendeva l'importanza e soprattutto la ragione profonda. Quella di non lasciar inghiottire dal buio una tragedia politica e umana che era stata anche la sua.» «Ma la ricerca, come abbiamo visto, non appariva per niente gradita ai piani alti delle Botteghe Oscure. Certo, esisteva, così sembra, un generico avallo di Berlinguer. Però il silenzio che la direzione del Pci aveva opposto alle lettere di Bonelli aveva un solo significato: sulla guerra fra Stalin e Tito, e sulla parte che vi avevano avuto i comunisti italiani, bisognava piazzarci una pietra sopra. E di quelle robuste. Una pietra tombale.» (continua)

Giampaolo Pansa (Prigionieri del silenzio)


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