mercoledì 22 aprile 2009

Se vogliamo che tutto rimanga come è, bisogna che tutto cambi

- Ma perché sei vestito cosí? Cosa c'è? Un ballo in maschera di mattina? Il ragazzo era diventato serio: il suo volto triangolare assunse una inaspettata espressione virile. - Parto, zione, parto fra un'ora. Sono venuto a dirti addio. Il povero Salina si sentí stringere il cuore. - Un duello? - Un grande duello, zio. Un duello con Franceschiello Dio Guardi. Vado nelle montagne a Ficuzza; non lo dire a nessuno, soprattutto non a Paolo. Si preparano grandi cose, zio, ed io non voglio restare a casa (continua)

Giuseppe Tomasi di Lampedusa (Il Gattopardo - 1958 - Feltrinelli)

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