mercoledì 17 dicembre 2008

IN ATTESA DI PROSSIMI FUNERALI IMMANI (ELOGIO ALLA COMMEMORAZIONE DA VIVI)

Basta commemorare i morti! Commemoriamo i vivi! Appena morti si specializzano, si lavano, si innalzano, migliorano a vista di corteo o di omelia, e il ricordo fa’ il resto. La cara e bella e sconosciuta memoria comincia il suo lavoro, ma con la morte che gli punta l’arma alla tempia: lavora coatta, coartata, impura, impaurita. I ricordi privati o meglio privi, cominciano a diventare pubblici, comuni, e sbocciano cosi’ gli arrotondamenti per eccesso, le virtù indotte, le inesistenti curiosità se si e’ vivi, che diventano inestimabili bellezze se si e’ morti….Il rosa e’ rosso, ma il nero e’ grigio, o addirittura non esiste nemmeno più come colore (continua)

Alessandro Bergonzoni

Nessun commento: