mercoledì 24 settembre 2008

Ragusa Ibla

Il coraggio di Paolo Borsellino di Antonino Di Matteo

Paolo Borsellino era un magistrato che con la passione e il rigore morale che lo contraddistinguevano rappresentava il concretizzarsi del principio costituzionale della "legge uguale per tutti". Io appartengo a quel gruppo di giovani siciliani che si sono determinati ad affrontare la dura avventura del concorso in magistratura negli anni Ottanta, proprio perché affascinati dalla inebriante brezza, anzi, dal forte vento di pulizia e di ribellione che era rappresentato dalla esperienza del pool antimafia di Palermo. E quindi il nome, il lavoro, il carisma di Giovanni Falcone e Paolo Borsellino rappresentavano già allora per me, ma vi assicuro per molti altri magistrati che sono anche qui oggi in questa sala, l’ideale punto di riferimento di un cammino appena intrapreso con la decisione di dedicare tutte le nostre forze al perseguimento di un sogno, quello di diventare magistrato. Superato il concorso, una serie di eventi e di coincidenze, hanno fatto incrociare la mia piccola storia di giovane magistrato con la grande storia del giudice Borsellino (continua)

Antonino Di Matteo - 19 luglio 2008
http://www.antimafiaduemila.com/content/view/8156/78/

....... meglio cercare un riparo (Pettineo)

Cordate ed aste: Alitalia in eBay?

Restroscena sconosciuti sull'asta pubblica "Alitalia". Il piano "Fenice" traballa, il Governo incalza, i veltroniani temono. In tutto questo Fantozzi si sente smarrito e si interroga: perchè Gianni Agus non accorre in mio sostegno? Ovvero, che fine avrà fatto il ragionier Filini?

sabato 20 settembre 2008

Lo Stagnone (Marsala)

Il Cavaliere e la Volpe

Nel paese chiamato Iliata c’era un Cavaliere il quale ce l’aveva a morte con la Volpe. Non passava giorno che il Cavaliere, attraverso i suoi banditori che erano tanti e ben pagati, non raccontasse le malvagità della Volpe, ladra, invidiosa dei beni del Cavaliere e sempre pronta a portarglieli via, ricettacolo d’odio, spergiura, mentitrice, inaffidabile. E tutto questo perché? Solo perché il pelame della Volpe era rosso e il Cavaliere, assai più di un toro nell’arena, inferociva appena vedeva quel colore. Un giorno il Cavaliere (continua)


Andrea Camilleri.


venerdì 19 settembre 2008

Aspra (Bagheria)

L'arte della commedia

«Signò dovete fare un altro biglietto.» «E perché debbo fare un altro biglietto?» «Per il ragazzo.» «Quale ragazzo?» «Questo qua, questo che sta vicino a voi.» «E voi me lo chiamate ragazzo. Quello non tiene nemmeno nove anni, è una criatura!» «Signò sarà una criatura ma siccome è una criatura alta più di un metro deve fare il biglietto se vuole viaggiare sull’autobùs.» «Ma qua’ più alta di un metro e più alta di un metro, fatemi il piacere! Quello non sarà nemmeno settanta centimetri!» «Signò ho capito, questa mattina voi vi siete alzata con la voglia di scherzare. Il ragazzo, il bambino, la criatura, chiamatela come volete voi, passa con la testa la sbarra di ferro apposita, posta all’altezza di un metro, e quindi deve fare il biglietto.» «Ma tu vedi che guai si passano. Gesù Gesù! (continua)


Luciano De Crescenzo (Così Parlò Bellavista - Arnoldo Mondadori Editore SpA - 1977)


Saline Culcasi (Nubia - Paceco)

giovedì 18 settembre 2008

ALITALIA: PASSERA, PIANO SERIO, CONFIDO NEI SINDACATI.

Così dicevano le parti in causa ( pubblicato l' 1 settembre 2008)


Fonte ANSA - ROMA - Il piano per il salvataggio di Alitalia ”e’ serio” anche se ”difficile”, ma ”la mia esperienza dimostra che di fronte a piani credibili, onesti e di sviluppo, il sindacato non si e’ mai tirato indietro. Confido che anche questa volta vada cosi”’. Lo afferma, in un’intervista al Corriere della Sera, Corrado Passera, amministratore delegato di Banca Intesa San Paolo. Passera ritiene che il piano, ‘’soluzione per il Paese, ne’ di destra ne’ di sinistra”, sia ”un piano di mercato, una privatizzazione di Alitalia da tanti anni tentata e mai riuscita”. Fondamentale Air One, ‘’senza la quale - dice Passera - l’operazione non sarebbe stata possibile e non avremmo le dimensioni necessarie, gli aerei, la quota di mercato” per ”tornare a competere” (continua)



http://partitodemocraticobientina.wordpress.com/2008/09/01/
alitalia-i-sindacati-trattano-con-la-minaccia-della-pistola-
sulla-tempiama-state-tranquilli-e-un-pistola-di-sinistra/


mercoledì 17 settembre 2008

Castel di Tusa (ME)

Alitalia: ultimo atto

Inviato: lunedì 15 settembre 2008 19.45
Oggetto: Vicende Alitalia - Piano Fenice.

Qualcuno è in grado di spiegare l’assoluto abbandono a loro stessi che tutta la sinistra sta perpetrando nei confronti dei lavoratori Alitalia? Non sono anche essi lavoratori o restano “privilegiati” da mettere alla gogna? Non ho alcun interesse o legame con le vicende Alitalia. Sono solo un cittadino che osserva i comportamenti delle segreterie politiche; capisco l’imbarazzo del PD ma non comprendo assolutamente l’evanescenza di chi non riesce ad approfittare di occasioni eclatanti come queste per risalire la china e recuperare credibilità e consenso politico. Come ci si può defilare davanti a porcate finanziarie così immani?

martedì 16 settembre 2008

Petralia Sottana (PA)

Il telegiornale parla spesso di cronaca nera. Pensi che sia giusto dare questo tipo di informazione o preferiresti un telegiornale diverso?

Se devo dire la verità, ma proprio la verità, a me il telegiornale dell'una mi piace, perché non lo vedo in quanto esco da scuola a più dell'una. Invece, il telegiornale della sera, quello lo odio proprio. Quando mio padre si arritira(1) la sera, noi mangiamo davanti alla televisione. Però, come cisediamo, comincia lui, e cioè il telegiornale. Comincia sempre quando noi cominciamo. Papà è lui che lo accende. Come lo accende il primo guaio, come arriva il primo piatto, il secondo guaio. A tavola mia si mangia coi guai. Poi, se abbiamo finito, e esce la faccia di Gheddafi, papà fa un rutto. Mio padre, quando vede che esce scritto NAPOLI, dice: «Statevi tutti zitti, vediamo qualaltro guaio è successo». Papà dice che quando fanno vedere Napoli è solo per dirci un guaio, e che quando il Napoli ha vinto lo scudetto, a Torino si sono mangiati il cazzo. Ci sta uno scemo che presenta il telegiornale che ha la faccia del colera(2) e ride come un cavallo. A me del telegiornale mi piace solo il calcio, però no quando perde il Napoli. Io vorrei che il telegiornale non lo farebbero giusto quando noi mangiamo, ma un po' più tardi, così mangiassimo in santa pace!
(1) Rientra dal lavoro.

(2) Ha il viso pieno di foruncoli.

Marcello D'Orta, IO SPERIAMO CHE ME LA CAVO Sessanta temi di bambini napoletani © 1990

Gibellina Nuova

UN’AUDIENCE DEL CENTOSEI PERCENTO di Stefano Benni

Non abbiamo titoli per parlare di televisione. Non ci andiamo mai, non la guardiamo quasi mai e abbiamo sempre ritenuto la tivu patria una delle più vuote e brutte del mondo, con buona pace di chi rimpiange leggendarie età dell’oro catodiche. Perciò siamo rimasti settari e partigiani e non abbiamo mai imparato il pluralismo televisivo. Intendendo per “pluralismo” una parola ormai tradita e storpiata che gli ipocriti e gli arraffatori usano ogni qualvolta si accingono a fare i loro comodi. In nome del pluralismo la sinistra ha preferito contrattare e occupare spazi e poltrone piuttosto che lottare per un’informazione il più possibile autonoma dai partiti e dalla pubblicità (continua)

by: Stefano Benni


Troina (EN)

Opposizione: ruolo nobile ed importante nelle democrazie

Per opposizione si intende in generale l'assunzione di una posizione contraria, negatoria, antitetica o comunque non favorevole a quella di altri.
In politica, l'opposizione è la condizione di chi, in un sistema decisionale, non è d'accordo con le tesi della maggioranza dei decisori. Il termine viene usato in ambito politico per indicare le forze politiche che non esercitano il potere esecutivo, ma alle decisioni di questo generalmente si oppongono. Nell'ambito delle organizzazioni non prettamente politiche, l'opposizione indica l'insieme di chi esprime una opinione condivisa solo da una parte minoritaria. Altri strumenti di opposizione, poco diffusi nei Paesi di Common Law, sono il referendum e l'iniziativa popolare, strumenti di democrazia diretta, che servono alle forze politiche che non hanno i numeri per condizionare il percorso legislativo dei provvedimenti governativi.
Questi strumenti hanno maggiore forza poiché non sono solo strumenti di informazione e controllo, ma incidono nell'attività della maggioranza. In questo modo, sono tutelate la minoranze, ed è considerato il fatto che un partito può essere maggioritario in Parlamento e minoritario nelle piazze.

da: Wikipedia - Enciclopedia Libera

Pupo siciliano (Cefalù)

Governi ombra

Devono essere stati consigliati dallo straordinario successo che ha avuto il governo ombra nazionale, non si spiega diversamente la nascita del governo ombra siciliano, che anticipa ogni altra regione italiana. Un bel risultato, non c’è che dire. Si erano avute delle avvisaglie corpose prima delle ferie estive, il coordinatore regionale Francantonio Genovese aveva manifestato la volontà di dare vita a questo organismo, ma la coda velenosa della campagna elettorale e la richiesta pressante di mandare a casa l’intero gruppo dirigente, poi rientrata, avevano posto in secondo piano l’obiettivo, ma si capiva lontano un miglio dai toni usati che ce l’avrebbe fatta. Il governo ombra siciliano assomiglia, invero, a un’assemblea, il vecchio comitato regionale dei partiti, una cosa a mezzo fra il seminario permanente e l’organo consultivo di un partito tradizionale, ma è solo una sensazione, l’annuncio è inequivocabile, si tratta di governo ombra e così è stato riferito dalle testate d’informazione.

da "Sicilia Informazioni"

domenica 14 settembre 2008

Cesarò (ME)

Umberto Bossi, Mariastella Gelmini, Mara Garfagna

In merito ai provvedimenti recentemente assunti dal ministro della Pubblica Istruzione, il leader della Lega Umberto Bossi, in polemica con la collega di governo Maria Stella Gelmini, ha detto: "Per capire che cosa serve alla scuola devi essere stato insegnante".
Riguardo al ddl sulla "prostituzione" il Ministro per le Pari Opportunità
Mara Garfagna ha dichiarato: "Mi auguro che il provvedimento venga approvato dal Parlamento senza stravolgimenti. Le organizzazioni portavano ragazze in Italia per avviarle alla prostituzione perché sapevano che qui non c'erano regole. Questa legge sarà prima di tutto un deterrente".
Su quest'ultimo decreto non risultano pronunciamenti nè tantomeno critiche al Ministro da parte dell'Onorevole Umberto Bossi.

Non è vero che solo per le evidenti difficoltà di poter contattare la contessa Serbelloni Mazzanti Viendalmare il Governo ha conferito l’incarico di Commissario Straordinario di Alitalia a Fantozzi.

mercoledì 10 settembre 2008

Ombre cinesi



Il marziano che spense Spirit di STEFANO BENNI

SCENA: il suolo di Marte.

Un paesaggio desolato di pietre e sabbia rossa, senza ombra di vita: sembra che sia passata l´atomica o il ministro Urbani. Il veicolo spaziale Spirit arranca sulle sei rotelline, puntando qua e là la telecamera. I pannelli solari sono tutti impolverati, e qualcuno c´ha scritto sopra "Lavami idiota". Alla Control Room della Nasa stanno analizzando la scritta come possibile indizio di vita intelligente. Ed ecco che, improvvisamente, dalle dune sbuca una creatura. È una specie di scimmia rossiccia e spelacchiata, con nove braccia e grandi occhi amaranto, un solo capello sul cranio, avviluppato in crocchia. A prima vista, un incrocio tra un lemure, un calamaro e Schifani. La Control Room applaude emozionata, tremila computer fibrillano: è stato avvistato il primo marziano. Questa è la fedele trascrizione dell´incontro, ed è anche la verità sul guasto di (continua)


RACCONTO: Il marziano che spense Spirit di STEFANO BENNI