venerdì 11 gennaio 2008

Capitoli della spesa pubblica "decentrata"

Vanno matti, in Sicilia, per le consulenze.
Un giorno, davanti al diluvio di oltre 200 esperti esterni pagati da una Regione che ha già 16.000 dipendenti, il difensore civico Lino Buscami ha preso carta e penna e chiesto quanto venissero pagati. La risposta di Salvatore Taormina, capo di gabinetto della presidenza della Regione, resta immortale. E merita di essere riportata integralmente, punteggiatura compresa: «In merito a quanto richiesto con la nota in riferimento, di cui all'oggetto, indirizzata anche ai destinatari della presente, si richiede alla S.V. di far conoscere allo scrivente ufficio il contenuto delle indicazioni operative sulla scorta delle quali l'ufficio richiedente ha ritenuto di avviare il processo ricognitivo di cui in oggetto. Ciò nella considerazione che le attivazioni inerenti la fattispecie in parola - in ragione della loro delicatezza e complessità correlatile, anche, alla disomogeneità funzionale degli atti che avviano i rapporti privatistici di interesse per la norma in oggetto – di certo, necessitano di opportuni approfondimenti tesi a focalizzare sia il reale ambito di riferimento operativo, sia il soggetto, per opportunità sistematica, competente alla trattazione, sia le modalità procedurali da attivare conseguentemente. In tal senso, le indicazioni operative di cui in premessa, laddove rese, risulteranno stimolo di riflessione prezioso per le determinazioni presidenziali che si riterranno opportune». Cioè, illustrissimo dottore Taormina? Semplice: secondo lui la legge italiana sulla trasparenza non vale, in Sicilia! Privacy! Privacy! Possibile? Correzione del ministero: no, deve essere tutto pubblico. Tira e molla, alla fine gli elenchi sono così usciti. Con sei buchi, però: i soldi dati ai collaboratori più stretti (3 dell'ufficio di gabinetto e 3 della segreteria particolare) di Totò Cuffaro. E perché? Tesi del ministero: il ruolo dei 6 lascia «presumere che gli incarichi in questione implichino lo stabile inserimento del soggetto nell'organizzazione dell'amministrazione, con affidamento di importanti funzioni istituzionali tramite un "contratto di diritto privato a tempo determinato" che sembrerebbe costituire fonte di un rapporto di lavoro subordinato a tempo pieno».
Insomma: cose afferenti l'autonomia siciliana, sono.

Tratto da "La Casta" (di S.Rizzo e G.A.Stella) – Ed. Rizzoli

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